Chiesa Cristiana Evangelica A.D.I. Domodossola

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Meditazioni

Umiltà e gloria: la condotta e la preghiera

La condotta giornaliera ha la sua importanza nell’innalzamento del Signore. Sono certo che tutti i sinceri figliuoli di Dio hanno nel cuore il desiderio di servirLo con una vita onesta e buona; ma dobbiamo riconoscere che tra desiderio e azione si trova un abisso.

Specialmente nei momenti di grande entusiasmo possiamo essere pronti a promettere con le labbra di voler finanche dare la vita, qualora fosse richiesta, per il Signore, ma quanto è vero che proprio mentre pensiamo di avere tanta forza di spostare i monti, siamo invece incapaci di sollevare anche semplici pagliuzze! Quando il Signore viene a provare la nostra fedeltà con le circostanze della vita quotidiana, molte volte, dobbiamo riconoscerlo, riteniamo di scarsa importanza il dover prestare fedeltà ed attenzione a cose che riteniamo delle sciocchezze. Così facendo, non avremo occasione di ricevere da Dio l’onore per il compimento di grandi azioni, perché prima di affidarcele, Egli ci prova prima con le piccole, e fino a che non sapremo mostrare fedeltà nelle minime cose rimarremo sempre delusi nella nostra aspettativa.

Ci rallegriamo dell’onore della vittoria riportata da Daniele in Babilonia, quando anche la gola dei leoni fu chiusa dal Signore; ma ci siamo mai domandati se tale onore Iddio l’avrebbe concesso a quel giovane qualora, invece di accontentarsi delle modeste e semplici vivande, avesse accettato i cibi invitanti e le leccornie della Corte reale, sacrificate agli idoli? La Parola di Dio c’esorta a porre la nostra affezione alle cose del cielo!
Vogliamo consacrare i nostri pensieri, le nostre azioni e tutta la nostra vita al servizio del Signore.

La preghiera
Anche questo è un mezzo per approfondirci nella conoscenza di Dio. Un grande servitore di Dio ha detto che la preghiera è l’arma per il successo del cristiano. E’ proprio vero, la preghiera è il mezzo più efficace per poter ascendere a Dio. Mentre forse tutti saremo d’accordo nel riconoscere questo, saremo anche d’accordo nel riconoscere che la preghiera non è una delle cose più facili; sono pochi oggigiorno i cristiani che sanno pregare nel segreto delle loro camerette, come la Scrittura insegna,prostrati davanti al Signore, al fine di intercedere per i bisogni dell’umanità.

Però, anche se sono pochi questi cristiani, li possiamo riconoscere subito tra la folla: sono coloro che sanno resistere vittoriosamente, con la forza che ricevono dall’esercizio della preghiera, ai molti ostacoli che indubbiamente si presentano sul cammino d’ogni figliolo di Dio; sono coloro che non depongono subito le armi alla prima difficoltà e che non si sgomentano ed avviliscono alle opposizioni e contrarietà che debbono affrontare per la fede. E’ la preghiera che porta ad elevarci sempre più in alto, come le aquile nella distesa sconfinata dell’azzurro

Quanto maggior successo avrebbe ciascuno di noi se soltanto sapessimo usare validamente quest’arma benedetta, antica e immutabile via che conduce colui che crede dall’umiltà alla gloria!

Risveglio Pentecostale - Settembre 1953

(pubblicato Martedì 18 agosto 2009)


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